Non sappiamo se si può parlare di espulsione più veloce di tutti i tempi, di sicuro la papera del portiere dell’Örgryte, seconda serie svedese, è una delle più clamorose e forse strampalate, un errore che è costato al giovane Peter Abrahamsson il cartellino rosso dopo appena 44 secondi di gioco. La partita contro l’Hammarby era appena cominciata quando è arrivato dalle parti dell’estremo difensore svedese un lancio lungo insidioso ma non particolarmente pericoloso, il venticinquenne ha deciso di allontanare la minaccia uscendo alla disperata con i pugni, tutto normale se non fosse per il piccolo dettaglio che il suo intervento era vistosamente fuori dall’area di rigore.
Per la precisione la linea bianca era alle sue spalle di circa tre metri, davvero troppi per parlare anche di un errore di valutazione. Come se niente fosse Abrahamsson è tornato nella zona di sua competenza, ovviamente la topica non era sfuggita al direttore di gara che non ha potuto far altro che assegnare una punizione all’Hammarby ed espellere il portiere, tra le proteste, a dire il vero molto timide, del diretto interessato e di qualche suo compagno di squadra. Il portiere ha poi abbandonato il terreno di gioco con la telecamera che indugiava sulla sua disperazione, guanti in bocca e sguardo rivolto verso il cielo per la consapevolezza di averla fatta davvero grossa.
L’episodio è costato molto ai suoi compagni che pure hanno provato a non lasciarsi scoraggiare, resistendo stoicamente sullo 0-0 fino al 59′ quando Sundin è riuscito a sbloccare il parziale. La partita è poi finita 3-0 per gli ospiti con la rete di Adelstam e la doppietta personale di Sundin, risultato che conferma il penultimo posto dell’Örgryte a tre lunghezze dal Jonkoping, terz’ultimo e con una partita in meno. Le ultime due classificate saluteranno direttamente la Superettan senza passare dai play-out.
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